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A 28 anni dalla vittoria di Antonio Saronni, tra i professionisti, la maglia di Campione d’Italia nella specialità del ciclocross torna a sventolare sull’altomilanese grazie alla grande performance dell’allievo primo anno, Manuel Todaro, nato a Magenta il 1° luglio 1996. Manuel Todaro ha vinto la gara valida per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia a Roma sullo splendido circuito disegnato all’interno del parco dell’Ippodromo delle Capannelle a Roma dove ha gareggiato quale selezionato del Comitato Regionale FCI Lombardia, in livrea della Scuola Ciclismo Cadrezzate, una giovanissima società ciclistica fondata solamente 3 anni fa ma che è già il faro del ciclocross altomilanese, varesino e tra le primissime a livello nazionale grazie all’impegno del suo direttore sportivo, Davide Arzeni. Manuel Todaro ha vinto contro un lotto di 47 corridori. Partito subito in testa, ha “curato” i suoi avversari più pericolosi ad iniziare dal marchigiano Filippo Rocchetti col quale Manuel aveva un conto da saldare perché nel 2009 ai tricolori disputati a Modena, dovette soccombergli vedendo sfumare così l’ambito titolo di Campione d’Italia che, anche l’anno scorso a Milano, gli sfuggì per poco, classificandosi al quarto posto. E a Roma non ha voluto fallire. Solo qualche settimana fa a Castelseprio (Varese), Manuel conquistò i titoli di Campione Provinciale di Varese (la sua società ciclocrossistica è affiliata alla FCI di Varese) ma anche quello di Campione regionale lombardo sempre per la categoria allievi al primo anno. Ha vinto la Coppa Italia Giovanile di Ciclocross 2010-2011, con la rappresentativa lombarda e, attualmente, guida con buon margine la classifica generale del Trofeo Regione Lombardia-Memorial Dall’Oste, che si concluderà domenica 16 gennaio a Solbiate Olona. Tornando alla gara di Roma, con queste premesse, Todaro era nel mirino di tanti suoi avversari ma lui da autentico talento quale è, non si è lasciato intimorire e, dopo circa metà del primo giro del circuito (la corsa dura 30 minuti), parte a razzo, si libera dei suoi avversari più pericolosi, li mantiene a debita distanza e continua la sua gara con grande potenza, eleganza e talento tanto da ricevere gli applausi del folto pubblico romano, compreso l’Olimpionico di Roma 60 il pugile Nino Benvenuti, molto prima di tagliare il traguardo lasciando che la lotta all’ultimo colpo di pedale, si scatenasse alle sue spalle tra tutti i suoi avversari più pericolosi che, fin dalle prime battute hanno dovuto limitarsi a correre per il posto d’onore. Manuel Todaro è un cosiddetto “fratello d’arte” in quanto suo fratello Fabio, categoria U23 ha già vinto parecchie gare nella specialità vestendo più volte anche la maglia azzurra e Manuel ne stà seguendo ottimamente le orme. Intanto è Campione d’Italia, un Tricolore tutto altomilanese, a 28 anni dall’ultimo campione di “casa nostra”, Antonio Saronni di San Lorenzo di Parabiago. E per Manuel subito il bacio di una miss speciale, quello di mamma Renata, presente alla gara, un altro bacio dalla sua più accesa tifosa, Arianna Fidanza, il tutto immortalato dal suo fotografo speciale e personale che, per un attimo ha dimenticato il suo ruolo di fotoreporter piangendo come un bambino. Ma è pienamente giustificato perché il fotoreporter è Walter Todaro, papà del neotricolore Manuel che ha immortalato le fasi principali della gara.

Il club vanta di una Stella di Bronzo al merito sportivo assegnata da parte di una commissione del C.O.N.I.